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le aziende che ispirano

Sostenibilità per D’orica significa concepire l’attività d’impresa come un servizio alla società, dove gli obiettivi di profitto s’integrano a finalità di beneficio comune.

Dal 1989 Giampietro Zonta e Daniela Raccanello danno vita a gioielli sartoriali Made in Italy, affiancati oggi da loro figlio Federico. Azienda divenuta per statuto Società Benefit e certificata B Corp, con la volontà di avere un impatto positivo sul mondo.

radici future simbolo

Più che un percorso di sviluppo sostenibile, quello di D’orica è un viaggio verso un’impresa (er)etica. Decisamente controcorrente, dunque, come spiegano i fondatori di quest’azienda che segue la via della sostenibilità sin dalla sua nascita, quando di sostenibilità non si parlava ancora. La filosofia di D’orica, fondata sul rispetto delle persone, della comunità e dell’ambiente, ha portato l’azienda ad aderire al movimento delle “B Corporation”. Società unite dalla volontà di andare oltre il profitto, per accrescere il proprio impatto positivo sul mondo. D’orica s’impegna, quindi, a usare oro di provenienza certificata e tracciabile. Si serve di energia ottenuta da fonti rinnovabili e ha gradualmente ridotto le emissioni di CO2. Usa, inoltre, materiali biodegradabili e riciclabili, è impegnata a ridurre il consumo di plastica e opera per sensibilizzare in merito al riciclo dei rifiuti e al risparmio idrico. Nel corso degli anni l’azienda novese ha intrecciato rapporti solidi con i fornitori locali e ha portato la propria esperienza nelle scuole e nelle università, contribuendo così allo sviluppo economico e culturale del proprio territorio. Sono poi le maestranze a dare valore e a divenire obiettivo nel percorso di D’orica verso un futuro sostenibile. D’orica presta, infatti, particolare attenzione alla sicurezza, alla formazione e al benessere nei luoghi di lavoro. Adotta poi incentivi premianti e organizza gli orari in modo da lasciare tempo per sé e per la famiglia, ai propri collaboratori. Una squadra di maestri orafi, formata al 50% da donne.