Soddisfare i bisogni della generazione presente senza gravare sulla prossima: il concetto di sostenibilità.
La sostenibilità ambientale è lo sfruttamento delle risorse per un tempo indeterminato.
Macchinari poco inquinanti e crediti di carbonio, per arrivare all’impatto zero.
Solare, elettrica ed eolica: le energie rinnovabili
Obiettivo zero emissioni
Economica, sociale e ambientale. Il concetto di sostenibilità è un tema centrale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’obiettivo, ambizioso, è quello di riuscire ad azzerare le emissioni (il cosiddetto “impatto zero”), favorendo la transizione verso fonti rinnovabili. Una sfida tutt’altro che banale, la cui storia inizia nel lontano 1972.
Sostenibilità: significato del termine
Il concetto di sostenibilità rientra nell’ambito delle scienze ambientali ed economiche. Esso descrive uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza gravare su quella futura.
Si tratta di un concetto introdotto nel corso della prima conferenza Onu sull’ambiente, nel 1972. Nel 1987, con la pubblicazione del Rapporto Brundtland, vennero definiti chiaramente gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
La sostenibilità ruota intorno a tre pilastri ed è:
- economica, ovvero capace di generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione;
- sociale, cioè in grado di garantire benessere collettivo a livello di sicurezza, salute, istruzione, partecipazione e giustizia;
- ambientale, per mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali.
L’obiettivo è permettere alla prossima generazione di avere una qualità di vita non inferiore rispetto a quella dell’attuale.
Cos’è la sostenibilità ambientale
Uno sviluppo eco sostenibile deve mantenere un ritmo di sfruttamento delle risorse che possa essere continuato a tempo indeterminato. È un tipo di interazione ambientale responsabile che permette di preservare una qualità ambientale alta a lungo termine. Secondo Herman Daly, uno dei maggiori esperti di economia ecologica, un sistema può essere eco sostenibile solo se:
- la velocità di consumo delle risorse rinnovabili è inferiore a quello con cui si rigenerano;
- l’immissione di inquinanti nell’ambiente non supera la capacità di quest’ultimo di assorbirle;
- l’esaurimento di risorse non rinnovabili si compensa con la transizione verso risorse rinnovabili sostitutive.
La maggior parte dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu riguardano proprio la sostenibilità ambientale. Volendo riassumere in maniera sintetica, il traguardo da raggiungere è il cosiddetto impatto zero.
Cosa s’intende per impatto zero
L’espressione impatto zero descrive azioni, imprese e stili di vita che hanno impatto ambientale nullo o molto basso. Sostanzialmente, questi non devono alterare il bilancio di CO2, metano e gas inquinanti del sistema ambientale di cui fanno parte.
Esistono diverse strategie per ridurre l’emissione di gas inquinanti. Tra le più diffuse ci sono:
- l’utilizzo di macchinari poco inquinanti ed efficienti sotto il profilo energetico, oltre che elettrodomestici a basso consumo;
- piantumazione di alberi per compensare la quota di CO2 immesse;
- l’adozione di stili di vita più rispettosi dell’ambiente.
Dunque, una sfida che chiama in causa tutti. E che assume varie forme. Per esempio, il concetto di sostenibilità energetica passa anche per la transizione verso fonti rinnovabili. Un altro metodo per raggiungere l’impatto zero è l’acquisto di crediti di carbonio. I carbon credits sono certificati negoziabili, del valore di una tonnellata di CO2 equivalente non emessa o assorbita.
Il futuro viaggia attraverso il concetto di sostenibilità energetica
In economia, con il termine energia sostenibile s’intende un modello di produzione ed uso dell’energia che permetta uno sviluppo eco sostenibile. La riduzione dell’impatto ambientale è possibile, principalmente, attraverso l’impiego di fonti rinnovabili. Tra quelle più conosciute vi sono l’energia:
- solare, ovvero quella sprigionata dal sole e trasmessa sulla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica, catturata da apposite tecnologie;
- idroelettrica, che utilizza la forza del flusso d’acqua per azionare apposite turbine e generare elettricità;
- eolica, che sfrutta la potenza del vento, principalmente attraverso le centrali eoliche. In Europa rappresenta circa il 35% dell’energia ottenuta da fonti rinnovabili¹.
Altra fonte rinnovabile è l’energia geotermica, che sfrutta il calore naturale dell’acqua, del suolo o dell’aria. Infine, le biomasse, materiale organico che viene usato per alimentare impianti elettrici e termici.