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“Un anno fa abbiamo aperto la strada della sostenibilità, ora siamo pronti a percorrerla”

L'intervista ad Andrea Visentin, Presidente del Raggruppamento Bassano di Confindustria Vicenza

“Un anno fa abbiamo aperto la strada della sostenibilità, ora siamo pronti a percorrerla”. È il messaggio lanciato per l’edizione 2022 di Radici Future da Andrea Visentin, Presidente del Raggruppamento Bassano di Confindustria Vicenza e principale ispiratore del festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa che avrà il proprio momento culminante tra il 27 e il 30 settembre.

 

Presidente, è confermata la formula che vedrà fianco a fianco città, impresa e scuola?

“Confermata e potenziata, perché dal punto di vista territoriale il festival arriverà a coinvolgere anche Vicenza, come luogo centrale del territorio nel quale il festival è stato concepito, mentre dal punto di vista della formazione  e dell’approfondimento legato alla sostenibilità vogliamo essere sempre più concreti e incisivi”.

 

In che senso?

“Nel senso che, alle imprese, proporremo di sperimentare la sostenibilità declinandola in soluzioni da applicare e diffondere; alla scuola, grazie in particolare ai momenti formativi già in corso e alla proposta Sprint Ecocanvas di giugno, chiederemo di contribuire alla progettazione delle diverse soluzioni; alla città proporremo, invece, una serie di incontri con esperti e formatori in grado di lasciare un segno sul territorio. Il tutto nel segno della “contaminazione positiva” tra mondi diversi”.

 

Per questo motivo  “è giunta l’ora di agire” è lo slogan scelto?

“Esattamente, le idee che ci guidano sono le stesse dalle quali le nostre Radici hanno generato il primo germoglio, vale a dire portare l’innovazione nella quotidianità, immaginare un mondo migliore e, per quanto è nelle nostre possibilità,  contribuire a costruirlo, innanzitutto declinandolo in una serie di eventi”. 

 

Si riferisce al programma del festival?

“Alle serate tra Bassano e Vicenza, con “casa” a Villa Rezzonico, ma anche all’intero percorso che attraverserà la primavera e l’estate fino alla fine di settembre.  L’idea è che un filo coerente leghi i diversi momenti e che man mano si possa vedere la sostenibilità applicata”.

 

Anche se l’attualità sembra portare da un’altra parte…

“In questa fase sì, ma la sostenibilità non è qualcosa che cali dal cielo, è un processo che può variare la propria velocità sulla base delle diverse situazioni. L’importante è avere ben chiaro l’obiettivo da raggiungere, incamminarsi lungo il percorso tenendo come segnavia dei valori di riferimento e avere la consapevolezza di aver compiuto almeno un passo ogni giorno”.

 

Quali sono i passi in avanti fatti da un anno a questa parte?

“Innanzitutto aver posto all’attenzione del nostro territorio e del mondo dell’impresa un tema cruciale come la sostenibilità, poi aver contribuito a far scoprire una serie di buone pratiche già applicate e aver dimostrato come credere nel confronto e nel “melting pot” di idee ed esperienze sia una  fonte  inesauribile di ricchezza, progetti e soluzioni”.