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Al via la seconda edizione: Radici Future diventa un festival provinciale

Il festival bassanese diventa provinciale: la seconda edizione partirà il 3 marzo con un progetto ponte tra scuole e aziende

Le “Radici Future” superano i confini bassanesi, candidandosi come punto di riferimento provinciale e regionale per lo sviluppo sostenibile del territorio. Dopo il debutto lo scorso anno a Bassano del Grappa, è pronta a partire la seconda edizione del festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa, quest’anno coinvolgendo l’intera provincia di Vicenza.  

Ideato da Confindustria Vicenza, assieme alle aziende del territorio vicentino il festival “Radici Future 2030” si proietterà verso nuovi modelli urbani e di business, seguendo la strada tracciata dai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La sfida rimane quella di creare una rete territoriale tra scuole, aziende, istituzioni e cittadini per ispirare, incentivare e avviare progetti di valore attorno ai temi sostenibilità, economia circolare ed etica d’impresa.

 


“Con grande piacere abbiamo voluto inserire anche questa attività tra le numerose iniziative che Confindustria Vicenza dedica al mondo delle nuove generazioni, della scuola e della crescita personale e sociale a tutto tondo – spiega Lara Bisin, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega al Capitale Umano -. Certamente l’esperienza della prima edizione di Radici Future, con la qualità e la partecipazione che ha raccolto nel Bassanese, meritava di essere condivisa anche con le ragazze e i ragazzi delle altre scuole della provincia: il tema è importantissimo, viene trattato con razionalità e pragmaticità, coinvolgendo i ragazzi affinché possano essere protagonisti del cambiamento e non soggetti passivi delle decisioni altrui. Credo che questo sia l’approccio giusto”.

 

 

L’edizione 2022 di “Radici Future” prenderà ufficialmente il via giovedì 3 marzo, con l’inizio del Progetto Education, rivolto agli alunni delle classi 3e, 4e e 5e delle scuole secondarie di secondo grado e alle aziende iscritte a Confindustria Vicenza, guidati da Nicola Cerantola, docente di Design Sostenibile, Imprenditoria Responsabile ed Economia Circolare a livello internazionale. Dopo quattro sessioni formative online sui principi dell’economia circolare e della biomimetica, gli studenti lavoreranno con le aziende co-progettando prototipi di modelli di business circolari. Il progetto mira a raggiungere un duplice obiettivo. Da una parte quello di favorire lo sviluppo di competenze specifiche e di un pensiero critico degli studenti, che saranno cittadini, imprenditori e lavoratori di domani, attorno al tema della sostenibilità nelle sue tre declinazioni: economica, ambientale e sociale. Dall’altro, aumentare la consapevolezza, fornire le nozioni fondamentali e allineare internamente le aziende attorno alle tematiche più rilevanti e urgenti legate alla sostenibilità, all’economia circolare e all’etica d’impresa.

Il Progetto Education è solamente il primo passo, a introduzione della rassegna. Tra i mesi di settembre e ottobre, infatti, sarà il turno del Progetto Urban. Si tratta di un’altra novità di questa edizione, che segnerà l’azione concreta del festival all’interno della città di Bassano del Grappa e l’attività principale di interazione con i cittadini. Un “faro” per ripensare agli spazi urbani, secondo criteri sostenibili e inclusivi. Dal 27 al 30 settembre 2022, inoltre, torneranno le serate culturali, con la presenza di ospiti ed esperti di caratura nazionale, che dialogheranno con la cittadinanza sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa. Oltre a Villa Rezzonico, a Bassano del Grappa, a ospitare la manifestazione quest’anno sarà anche la città di Vicenza.

 

“Adesso che le Radici hanno attecchito, l’albero deve crescere – afferma Andrea Visentin, Presidente del Raggruppamento Bassano di Confindustria Vicenza -. Il primo grande test dell’edizione ‘sperimentale’, quello della sensibilità verso queste tematiche, è stato superato con soddisfazione e questo ha dato nuova linfa al progetto, che quest’anno si arricchirà di nuove idee, nuovi interpreti, nuove platee. Il coinvolgimento di scuole, aziende, istituzioni e cittadini si è rivelato vincente, e proprio da questa base si riparte per sviluppare i temi della sostenibilità e dell’economia circolare, ampliando gli orizzonti e mettendo in campo azioni sempre più concrete e calate nella nostra realtà”.

 

 

Questa sarà la seconda edizione di un Festival che già al suo debutto è riuscito a coinvolgere un territorio intero. Infatti, lo scorso anno “Radici Future 2030” ha visto la partecipazione di 8 istituti scolastici bassanesi, raggiungendo 450 studenti impegnati nelle Masterclass di formazione e, in estate, nel primo Summer Camp nelle aziende. A settembre, il centro storico di Bassano è stato poi invaso da ben 33 incontri gratuiti in 8 diverse prestigiose location con protagoniste le 25 aziende bassanesi che hanno aderito alla prima edizione del festival. Infine, i dialoghi culturali in Villa Rezzonico, vera anima di Radici Future e grande occasione di scambio di idee, che ha visto coinvolti ospiti del panorama nazionale, come Carlo Cottarelli, Luca Mercalli e Stefano Mancuso.