Cartella stampa   |   Podcast   |   Biblioteca  |   Proponi un progetto
immagine in evidenza dell'articolo "La strada della sostenibilità è in discesa dopo il Covid?”

La strada della sostenibilità è in discesa dopo il Covid?

Un anno fa la pandemia faceva precipitare il mondo che conoscevamo in una crisi senza precedenti. Che cosa abbiamo imparato?

L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente rimarcato l’esigenza di un nuovo modello sociale ed economico basato sulla ricapitalizzazione di un tessuto industriale locale e “pulito”.

 

Un modello che torni a mettere al centro le persone e la salute.

Se da un lato il Covid ci ha messo di fronte a una consapevolezza che potrebbe guidare il mondo verso la sostenibilità, dall’altro, però, sono i numeri a raccontare una realtà molto lontana da quella auspicata. Nell’ultimo anno l’industria della plastica ha aumentato la sua produzione di almeno due zeri. Questo perché i consumatori stanno raddoppiando i loro sforzi in materia di igiene, utilizzando sacchetti e imballaggi monouso. Anche l’industria della protezione medica e alimentare ha sensibilmente incrementato la produzione di plastica a causa delle misure di sicurezza. Varie aziende leader nell’innovazione si sono, poi, attivate per “migliorare il riciclo”, ovvero convertire i rifiuti di plastica in tutti i tipi di nuova plastica senza perdere le loro qualità. 

Ma la verità è che oggi le alternative per garantire i medesimi livelli di igiene e sicurezza della plastica monouso non sono ancora standardizzate. Sono, cioè, ancora in fase di ricerca e sviluppo. Vi sono, inoltre, le cosiddette leggi di mercato a rendere il percorso in salita. Una delle conseguenze dell’epidemia globale è, per esempio, il crollo del prezzo del petrolio. Ciò significa che produrre nuova plastica da combustibili fossili è diventato più economico che in passato. Per cambiare passo è importante, ora più che mai, investire in politiche di economie circolare e dare finalmente all’economia riproduttiva il valore che merita.