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le aziende che ispirano

Dal più prezioso dei metalli alla plastica per gli imballaggi, resta la tutela delle risorse, la regola aurea per la sostenibilità adottata da Legor.

Legor progetta e produce leghe e soluzioni galvaniche a servizio delle aziende orafe e del settore moda. È una multinazionale a conduzione familiare, nata nel 1979 con Gianni Poliero, ora guidata dal figlio Massimo con il supporto di 4 fratelli. Oggi ben il 40% dei gioielli in oro nel mondo è realizzato con le loro leghe.

radici future simbolo

L’innovazione sostenibile e la condivisione del sapere guidano da sempre l’operato di Legor. Coordinate che, giorno dopo giorno, tracciano la rotta verso un futuro di crescita comune. Uno sviluppo sostenibile che passa innanzitutto per il rispetto delle risorse, tutte ugualmente preziose e degne di essere salvaguardate. Dall’oro all’argento, passando per il platino, il palladio e il rodio, tutti i metalli preziosi utilizzati da Legor sono garantiti da due fondamentali attestazioni. La prima è la certificazione internazionale RJC “Catena di custodia” a garanzia di un approvvigionamento responsabile da aree esenti da conflitto. La seconda è uno standard istituito dalla stessa azienda vicentina, che assicura il solo utilizzo di metalli preziosi riciclati al 100%; così Legor riduce enormemente il suo impatto ambientale, scegliendo di non favorire pratiche minerarie dannose per l’ecosistema. Con il progetto “No Plastic, Fantastic!” Legor riduce l’uso di plastica in azienda e introduce materiali riciclati al 100% per il packaging dei propri prodotti. Energia, acqua e carta sono le altre risorse che l’azienda s’impegna a tutelare. Tutta l’energia usata negli stabilimenti proviene, infatti, da fonti rinnovabili. Il 10% da impianti fotovoltaici, il restante 90% da fornitori di energia verde certificata. Grazie all’utilizzo di specifici sistemi informatizzati di produzione, inoltre, Legor ha ridotto del 95%, l’utilizzo di carta in azienda. Il riuso delle acque provenienti dai circuiti di produzione, infine, riduce del 93% il consumo annuo totale per le lavorazioni.