Knepp Castle, dove agricoltura e natura coesistono

Oltre 1.400 ettari di verde, dove la natura è protagonista e si disegna il futuro: ecco Knepp Castle, che punta su rewilding e agricoltura rigenerativa.
  • Una tenuta di origine medioevale, prestata a nuova vita.
  • Knepp Wildland è un ambizioso progetto di rinaturalizzazione, che ha portato all’aumento della fauna selvatica.
  • Quando l’uomo fa un passo indietro e la natura si autogestisce: approfondiamo il concetto di rewilding.
  • Tecniche di coltivazione sostenibile, per non sfruttare la terra: ecco l’agricoltura rigenerativa.

 

Tenuta antica, tecniche nuove

3.500 acri immersi nel verde, nel cuore del West Sussex, in Inghilterra. Si presenta così Knepp Castle, un vero è proprio paradiso terrestre dove piante e animali possono prosperare in completa autonomia. A partire da inizio secolo, infatti, i proprietari della millenaria tenuta hanno deciso di investire su due concetti innovativi: rewilding e agricoltura rigenerativa. E la scelta, che per alcuni poteva apparire azzardata, ha però dato i suoi frutti.

 

Viaggio a Knepp Castle

Il castello di Knepp¹ è uno dei luoghi più intriganti dell’Inghilterra meridionale. Si tratta di una tenuta di oltre 1.400 ettari, totalmente immersa nella natura. La tenuta si sviluppa attorno a un imponente edificio neogotico, costruito nell’800 e ristrutturato nei primi del ‘900. Una struttura moderna che nasce vicino alle rovine di un antico maniero diroccato, edificato nel XII secolo da Guglielmo de Broase. Dal 1787, il castello di Knepp è di proprietà della famiglia Burrell. La maggior parte della tenuta, fino a qualche decennio fa, era dedicata all’agricoltura tradizionale e all’allevamento da latte. Nel 2001, i Burrell hanno deciso di intraprendere un progetto volto alla conservazione dell’ambiente.  

 

Il progetto Knepp Wildland

Ripristino e sostenibilità. Knepp Wildland è l’innovativo progetto di rinaturalizzazione che ha permesso alla tenuta di affermarsi come pioniere sul tema. Utilizzando gli animali come motore della creazione dell’habitat, il progetto ha visto un vertiginoso aumento della fauna selvatica. A Knepp Castle ora si riproducono specie estremamente rare, come:

  • falchi pellegrini;
  • farfalle imperiali viola.

Il principio che guida Knepp Wildland è quello di stabilire un ecosistema funzionante in cui alla natura sia concessa quanta più libertà possibile. L’obiettivo è dimostrare come un processo totalmente naturale sia alla base di un efficace ripristino ecologico.

 

Il concetto di rewilding

Alla base del successo di Knepp Castle ritroviamo il concetto di rewilding. Possiamo definirlo come una particolare forma di ripristino ecologico, che segue una specifica filosofia. In questo caso, l’uomo deve fare un passo indietro, lasciando alla natura il compito di autogestirsi. Lo sforzo di rinaturalizzazione deve essere mirato a creare ecosistemi che richiedano una gestione passiva.
Si tratta di un concetto sviluppato nel secolo scorso, ma messo in pratica soltanto a partire dai primi anni 2000. La stessa Onu ha indicato il rewilding come uno degli strumenti per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

 

Agricoltura rigenerativa: una scelta di campo

Accanto al concetto di rewilding, ne troviamo uno molto simile, praticato proprio a Knepp Castle. Si tratta dell’agricoltura rigenerativa. Si tratta di una particolare tipologia di agricoltura sostenibile. Più nel dettaglio, si fa riferimento a una serie di innovative tecniche di coltivazione. Queste permettono di beneficiare delle proprietà della terra, senza sfruttarla, impoverirla né inquinarla come avviene con la “tradizionale” agricoltura intensiva.
Si tratta di una filosofia che coniuga visione moderna e antichi saperi. Parola d’ordine: collaborare con la natura. Da questo punto di vista, l’approccio deve essere diverso e specifico, a seconda delle caratteristiche del terreno in cui s’interviene. Come evidenziato da Deafal³, l’agricoltura rigenerativa si basa su quattro punti cardine. Essa deve essere in grado di rigenerare:

  • il suolo;
  • le biodiversità e gli ecosistemi;
  • il rapporto tra gli esseri viventi;
  • i saperi.

Quest’ultimo si riferisce alla trasmissione delle conoscenze acquisite, affinché sempre più persone possano trarne beneficio. Insomma, rigenerare i suoli per rigenerare la società

 

NOTE:

¹ Puoi continuare il viaggio su Knepp Castle Estate

² Per approfondire: Rewilding Europe 

³ Deafal, una Ong che promuove e diffonde lo studio, la formazione, la sperimentazione e l’applicazione di metodologie innovative in ambito agronomico, economico e sociale.