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immagine in evidenza di bambini che imparano le scienze per Pleiadi

Pleiadi sale a bordo di Radici Future: la scienza è a portata di bambini

Si chiama “hands-on” ed è una filosofia nata e sviluppata negli anni Sessanta negli Stati Uniti secondo la prassi dell’Elaborazione Logico Sperimentale (ELS).

 

Il suo obiettivo è la veicolazione di concetti scientifici con un linguaggio semplice, sia nelle attività didattiche rivolte ai bambini che nella comunicazione al grande pubblico. Fin dalla sua nascita, nel 2009, Pleiadi ha sposato questa filosofia occupandosi di didattica e comunicazione della scienza in tutte le sue forme, portando la divulgazione in diversi contesti, dalle scuole ai musei, dai centri commerciali alle aziende, adattandola alle specifiche esigenze, ma puntando sempre all’obiettivo di trasmettere contenuti scientifici in modo interattivo.

Chi sono gli explainers?

Gli operatori Pleiadi sono definiti explainers: questo termine anglosassone indica un esperto scientifico che solitamente lavora all’interno di Science Centre e che riesce a mettere in scena strategie di comunicazione interattiva. Questo significa tradurre la scienza in attività pratiche, in modo da non trasmettere verticalmente la conoscenza, ma far sì che si sviluppi attraverso l’esperienza diretta.

Negli anni, Pleiadi si è specializzata anche nella gestione di attività educative per il pubblico scolastico e non di diversi musei (dall’Orto Botanico di Padova al Museo Civico di Storia Naturale di Milano, dall’M9 – Museo del ‘900 di Mestre, al Museo del Volo al Castello di San Pelagio), formando gli operatori didattici e gestendo anche progettazione, promozione e conduzione di eventi speciali.

Children’s Museum Verona

Nel 2019 il know-how sviluppato nel tempo ha condotto all’inaugurazione del Children’s Museum Verona, un museo interamente progettato e realizzato da Pleiadi: un luogo interattivo ed esperienziale a tema STEAM (scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) in uno spazio dove i bambini possono osservare, manipolare e conoscere il mondo insieme ai propri genitori, che diventano co-attori della visita, stimolando i figli a sperimentare e apprendere; perché “il gioco è il lavoro del bambino“, come affermava Maria Montessori.