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Il primo eco-habitat stampato in 3D è italiano

Si chiama Tecla ed è stata realizzata dall’azienda emiliana Wasp. L’eco-habitat del futuro è un passo in avanti verso la sostenibilità urbana.
  • Cinquant’anni di architettura sostenibile hanno portato a un eco-habitat in 3D interamente naturale.

  • È nata negli anni Settanta con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale: scopriamo cos’è l’edilizia sostenibile.
  • Rispetto dell’ambiente e risparmio di energia: i punti cardine dell’architettura ecosostenibile.
  • Tecla è la soluzione abitativa del futuro, interamente sostenibile.
  • L’eco-habitat in 3D è un passo in avanti verso la sostenibilità urbana. Ecco perché.

 

Il frutto di cinquant’anni di edilizia sostenibile

Benvenuti nell’eco-habitat del futuro. Se vi dicessimo che in Italia è stata stampata una casa in 3D, interamente composta da materiali naturali? Sembra impossibile e, invece, è realtà. Non si tratta di un’invenzione nata dall’oggi al domani, ma piuttosto dell’ultimo risultato di una disciplina sviluppatasi lentamente nel tempo. Parliamo dell’architettura sostenibile, branca dell’edilizia che da quasi cinquant’anni si occupa di trovare soluzioni ad impatto zero alle questioni abitative.

 

Cos’è l’architettura sostenibile

L’architettura sostenibile, in inglese green building, nasce con l’obiettivo di progettare edifici in grado di limitare l’impatto ambientale. Un’architettura compatibile non solo con la vita dell’uomo e le sue attività ma anche con l’ambiente naturale. L’architettura green fa riferimento ai principi della bioedilizia, nata negli anni Settanta. Un periodo cruciale in cui:

  • si sono sviluppate idee ecologiste, legate anche alle preoccupazioni sanitarie dovute all’inquinamento;
  • si è palesato il problema energetico, correlato all’esaurirsi dei combustibili fossili.

È, però, a partire dalla Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 che l’architettura ecosostenibile è al centro dell’agenda politica dell’Onu.

 

I princìpi dell’architettura sostenibile

L’architettura sostenibile è una disciplina che è andata a codificarsi nel tempo. Tra i suoi princìpi fondamentali, i più importanti sono:

  • il rispetto dell’ambiente;
  • il risparmio di energia, garantendo comunque un alto rendimento;
  • il soddisfacimento delle esigenze abitative.

Studiando il clima e la posizione dell’edificio, è possibile individuare il modo migliore per sfruttare le risorse naturali. Una prerogativa fondamentale è l’utilizzo di tecnologie in grado di sfruttare le fonti rinnovabili, come i pannelli solari. È essenziale, infine, l’impiego di materiali sostenibili in fase di costruzione.
La parola chiave alla base di questo tipo di architettura è sostenibilità. Essa, infatti, ricerca soluzioni costruttive che massimizzano il benessere dei fruitori attuali. Contemporaneamente, però, deve garantire alle generazioni future la possibilità di conseguire lo stesso risultato.

 

Tecla, il primo eco-habitat interamente stampato in 3D

Per quanto riguarda l’architettura ecosostenibile, l’Italia c’è. A fine primavera, per esempio, verrà presentata Tecla. Si tratta della prima costruzione interamente stampata in 3D con materiali naturali. Contrazione di Technology and Clay, ovvero tecnologia e argilla, il progetto è stato realizzato dall’azienda emiliana Wasp. Argilla perché ha preso forma con materiali riutilizzabili e riciclabili, raccolti dal terreno locale, a partire dalla terra cruda. Per  realizzarla, ci sono volute più stampanti 3D operanti simultaneamente. Si tratta di una creazione innovativa e senza precedenti, a zero emissioni, resistente a qualsiasi clima ed efficiente dal punto di vista energetico. Sarà la casa del futuro? È un’ipotesi da non escludere. Tecla potrebbe diventare uno strumento necessario per risolvere uno dei problemi al centro dell’agenda delle Nazioni Unite.

 

Verso città sempre più sostenibili

Al giorno d’oggi, metà della popolazione del mondo, compresi più dei tre quarti degli europei, risiede in aree urbane. E il trend è destinato a salire. Le stime più recenti prevedono infatti che, entro il 2030, ben cinque miliardi di persone vivranno nelle città. Appare evidente quanto sia importante riuscire a modificare i conglomerati urbani, per poter raggiungere uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Il numero 11, infatti, riguarda proprio la sostenibilità urbana. Per arrivare a poter usufruire di città sostenibili in tutto il mondo, gli stati membri dell’Onu si sono impegnati a:

  • migliorare la pianificazione e la gestione dello sviluppo delle città e dei centri;
  • ridurre l’impatto sull’ambiente delle città, in particolare migliorando la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti.

La realizzazione del primo eco-habitat non è altro che un passo in avanti in questa direzione. Solamente attraverso edifici interamente ecosostenibili, infatti, si potrà raggiungere una completa sostenibilità urbana. 

 

Fonte immagine di copertina: https://www.3dwasp.com/casa-stampata-in-3d-tecla/