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Intervista a Gabriella Greison

“Dobbiamo imparare dai giovani”: a tu per tu con la fisica, scrittrice e divulgatrice scientifica ospite della seconda serata di Radici Future 2023.

“I giovani hanno compreso bene la portata dei cambiamenti climatici, dobbiamo imparare da loro” e “Fidiamoci delle centrali nucleari di nuova generazione”: lo dichiara Gabriella Greison, fisica, scrittrice e attrice teatrale oltre che direttrice del primo Festival della fisica italiano. Nata e formatasi a Milano come ricercatrice, prima di divenire un volto noto in ambito nazionale, porterà a Radici Future il proprio sguardo di scienziata e divulgatrice. Al Festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa sarà in dialogo con il geologo e co-fondatore di “Ricehouse”, Alessio Colombo. Modererà l’incontro,  in agenda il 14 novembre alle 20.30 a palazzo Chiericati di Vicenza,  la giornalista Laura Bettini.

Dai suoi punti di osservazione, ha visto crescere negli ultimi anni la consapevolezza su questioni come la sostenibilità?


Direi proprio di sì, e aggiungo, “fortunatamente”. In particolare i giovani si sono resi perfettamente conto di che cosa significhi vivere in un mondo in-sostenibile e quanto sia importante puntare alla sostenibilità. In questo senso, direi che le parti si sono invertite, perché sono gli adulti ad apprendere dalle generazioni che li seguono, ma è bene, se la cosa contribuisce a far crescere la consapevolezza complessiva su determinati temi.

A quali temi pensa in particolare?

 

Penso al cambiamento climatico, che ormai non è più qualcosa che genericamente arriverà, è qualcosa di già accaduto, che chiunque di noi può sperimentate e che sta impattando sull’economia, sugli equilibri globali e anche sulle nostre abitudini quotidiane. C’è chi lo ha capito bene, e può aiutare gli altri a prendere coscienza di ciò che dobbiamo affrontare.

Quindi un festival come Radici Future può rivelarsi utile?

 

Molto utile, perché pone l’attenzione su temi cruciali, si preoccupa di cercare le possibili soluzioni e contribuisce in maniera concreta a sviluppare determinate sensibilità. Dalle quali, poi, possiamo attenderci anche lo sviluppo di misure appropriate, per esempio, a contenere il consumo di fonti fossili.

Quale di queste contromisure la ispira?

 

Per esempio, sono favorevole al nucleare di nuova generazione. Abbiamo tutti negli occhi ciò che accadde a Chernobyl una quarantina di anni fa, ma da allora la tecnologia,  i sistemi di controllo e anche i protocolli di sicurezza sui quali è formato il personale sono cambiati radicalmente. Di conseguenza, il nucleare potrebbe essere una strada da percorrere, più sicura e conveniente di molte altre.