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L’innovazione biotecnologica? Si può fare vivendo tra i funghi

La natura non smette mai di sorprenderci: nell’era contemporanea arrivano anche gli esperti di biotecnologia a confermarlo.

Una startup di New York, Ecovative Design, ha lanciato sul mercato imballaggi, materiali da costruzione e svariate altre applicazioni industriali utilizzando nientemeno che la “tecnologia dei funghi”.

Scropriamo la tecnologia dei funghi

La continua ricerca nell’ambito dell’innovazione ha portato, nello specifico, l’azienda newyorkese a usare il micelio, ossia la radice dei funghi, come alternativa alla plastica, alla pelle e agli imballaggi in polistirolo. Invece di fare affidamento sul petrolio, questi prodotti sfruttano le materie prime locali provenienti dai rifiuti delle colture. Con la conseguenza che il materiale prodotto è compostabile al 100%. 

Ecovative Design ci insegna che trovare alternative al consumo dei combustibili fossili, con l’obiettivo di ridurre i gas serra, è possibile. Il messaggio ecologico lanciato dalla startup americana è chiaro: ogni azienda può creare valore aggiunto ai suoi prodotti contribuendo nel contempo a rispettare il pianeta e limitando l’impatto ambientale.