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Torna la Championship di Radici Future: aziende protagoniste sulla via della sostenibilità

Le aziende avranno tempo fino al 12 luglio per candidare il proprio progetto. L'economia circolare è il tema dell'edizione 2023 del contest, nato per premiare lo sguardo innovativo sul futuro sostenibile.

 

L’economia circolare è il tema della seconda edizione

Si aprono oggi le candidature alla Championship di “Radici Future 2030” che torna, per il secondo anno, ad accendere i riflettori sui percorsi di crescita virtuosi e sostenibili.
Dopo aver offerto, lo scorso anno, un quadro d’insieme sulle buone pratiche adottate dalleaziende a tutto tondo, la Championship torna con una nuova edizione che pone il focus sull’economia circolare. Elemento fondamentale e fondante di ogni valida strategia messa in campo sulla scia dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

Il contest si apre a tutte le categorie produttive e professionali

E quest’anno Radici Future allarga i propri orizzonti. Nel tentativo di coinvolgere sempre più soggetti in questa rivoluzione culturale, indispensabile per una crescita davvero positiva, il festival ha infatti deciso di coinvolgere nella Championship tutte le categorie produttive e professionali. Aziende di ogni settore saranno quindi invitate a illustrare il proprio operato, gli obiettivi raggiunti, ma anche le difficoltà incontrate nel tentativo di realizzare un valido progetto di economia circolare.
Una scelta presa per aumentare il proprio raggio d’azione e favorire l’interazione dei tanti attori sociali che sono parte attiva di questo necessario processo di rinnovamento. Radici Future 2030 si costituisce quindi associazione, diventa ETS, Ente del Terzo Settore, e prosegue nel proprio cammino diventando centro nevralgico, punto di contatto strategico tra le tante realtà del territorio che si impegnano ogni giorno per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.

 

Il Comitato tecnico scientifico

Le aziende avranno tempo fino al 12 luglio per partecipare candidando il proprio  progetto, tramite il sito www.radicifuture2030.org. I migliori progetti verranno premiati in occasione della terza edizione del festival in programma a novembre 2023.
Anche quest’anno, per la realizzazione del contest, Radici Future si avvale della collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Verona, oltre che del prezioso contributo del Comitato Tecnico Scientifico, formato da Elena Claire Ricci, ricercatrice dell’ateneo scaligero, Elena Donazzan, Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione e Giorgio Santini, Presidente di AsVess-Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile. Saranno loro a selezionare e valutare i progetti in gara e a individuare i vincitori di questa seconda edizione della Championship.

L’obiettivo di quest’anno – spiega Elena Claire Ricci – è mettere in evidenza i tanti progetti di economia circolare messi in atto nelle più disparate realtà produttive e professionali. Ad aziende differenti per competenze e settore, verrà quindi somministrato lo stesso questionario attraverso cui raccontare le proprie esperienze nel campo dell’economia circolare. Pratiche messe a punto dopo tentativi, fallimenti e revisioni, necessari a trovare il proprio percorso. Un percorso che non è uguale per tutti, ma che può essere costruito e modellato sulle possibilità e le esigenze di ogni singola realtà, in modo da trovare la propria personale via per raggiungere al meglio gli obiettivi di sostenibilità”.

 

“Le aziende possono essere artefici del cambiamento”

“Il rinnovato sostegno da parte dell’Università degli Studi di Verona, della Regione del Veneto e di AsVess per la realizzazione di questa seconda edizione della Championship di Radici Future, conferma il valore di un progetto che, oggi più che mai, si dimostra utile ponte tra aziende, mondo accademico, istituzioni e terzo settore – dichiara Andrea Visentin, Presidente di Radici Future 2030 -. Un collegamento fondamentale dato il ruolo centrale delle aziende, che possono e devono essere artefici del cambiamento. Ridisegnando i propri modelli di progettazione e produzione in un’ottica di economia circolare, le aziende hanno infatti il potere di agire su tutta la filiera, rendendo la trasformazione davvero possibile. E in quest’ottica diventa ancora più importante il coinvolgimento delle nuove generazioni, che tanto ci sta a cuore, e che portiamo avanti tramite il Progetto Education, partito lo scorso aprile con una nuova edizione pensata per “formare i formatori”. Per diffondere cioè, in maniera più consapevole e capillare, tramite gli insegnanti, il sapere sulle tematiche della sostenibilità, dando solide basi in materia, agli adulti di domani. Formazione e aziende diventano così due elementi di un unico progetto che mette insieme presente e futuro. Nella certezza che questi elementi, uniti, moltiplichino in maniera esponenziale il proprio valore”.