- La Challenge offre un’opportunità unica per gli studenti di entrare in contatto diretto con il mondo del lavoro, collaborando con aziende locali su progetti concreti e innovativi
- Il Prof. Carli dell’Università di Padova, coordinatore del processo di mentoring della Challenge, in quest’intervista ci racconta come gli studenti delle scuole superiori acquisiranno competenze tecniche e trasversali fondamentali per l’ingresso nel mondo del lavoro
- La collaborazione con le scuole consente alle aziende di farsi conoscere dai giovani, promuovendo pratiche sostenibili e stimolando nuove idee attraverso il dialogo con le nuove generazioni
La Challenge vuole avvicinare gli studenti al mondo delle aziende, offrendo loro un’esperienza concreta e formativa con un focus su temi come la sostenibilità e l’economia circolare. L’incontro con l’Università di Padova e gli imprenditori locali, in programma a fine ottobre in una giornata aperta al pubblico, offrirà una visione d’insieme sulle sfide e le opportunità del futuro, stimolando la curiosità e l’immaginazione dei giovani.
Grazie a quest’intervista scopriamo come questo progetto possa influenzare il futuro professionale dei giovani e promuovere una cultura della sostenibilità tra le nuove generazioni.
Professor Carli, quali sono gli obiettivi principali che vi siete posti con la Challenge?
Il nostro primo obiettivo è permettere ai ragazzi di vivere un’esperienza concreta in azienda, immergendosi in una progettualità strutturata con obiettivi ben definiti. Questa esigenza è emersa anche dalle scuole, desiderose di rendere più tangibile il Progetto Education, che quest’anno è diventato una Challenge.
Ruggero Carli – Prof. Associato di Automatica all’Università di Padova
Componente della giuria della Championship
Vogliamo inoltre introdurre gli studenti a temi cruciali come la sostenibilità e l’economia circolare, aspetti sempre più rilevanti a causa della crisi climatica. Crediamo sia importante che i ragazzi familiarizzino con questo tipo di lessico e contesti già durante il percorso scolastico.
Un altro elemento chiave sarà l’aspetto formativo dell’incontro a Villa Angaran del 25 ottobre 2024, durante il quale l’università di Padova offrirà una visione prospettica sull’attuale direzione della tecnologia, con un focus sulle innovazioni a favore della sostenibilità. Infine, la Challenge offre un’opportunità per le aziende di farsi conoscere da un pubblico giovane, spesso poco consapevole della realtà industriale locale.
Quali competenze tecniche e trasversali possono acquisire gli studenti partecipando a questo progetto? La Challenge in che modo può influenzare il loro futuro ingresso nel mondo del lavoro?
La Challenge stimolerà lo sviluppo di competenze sia tecniche che trasversali. A proposito di competenze tecniche capiranno che cosa si intenda con sviluppo di prodotto, che cosa sia la ricerca e lo sviluppo materiali, la simulazione e la gestione del ciclo di vita del prodotto.
Gli studenti inoltre acquisiranno diverse soft skill, come il public speaking, dato che saranno chiamati a presentare i loro progetti in pubblico. Questo è un aspetto sempre più richiesto dalle aziende, che apprezzano la capacità di comunicare efficacemente anche al di fuori dell’azienda.
Inoltre, stimoleremo la curiosità dei ragazzi su temi attuali legati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’Università di Padova offrirà una panoramica su questi argomenti, mostrando come la tecnologia stia avanzando in direzione della sostenibilità e su tematiche come l’energia, la crisi climatica e l’intelligenza artificiale. L’idea è che gli studenti possano maturare un interesse per queste aree e comprendere che investire in una formazione in tali ambiti potrebbe essere strategico per il loro futuro professionale.
L’incontro a Villa Angaran (Bassano del Grappa) del 25 ottobre si svolgerà in due momenti: al mattino ci sarà una sessione di presentazione dei progetti da parte degli studenti, alternata a interventi formativi da parte dell’Università di Padova (a breve uscirà il programma definitivo dell’incontro, ndr). Parleremo di crisi climatica, energie rinnovabili e comunità energetiche, esplorando il concetto che la comunità studentesca del Centro Studi di Bassano del Grappa (VI) possa diventare modello di città efficiente, con benefici ambientali ma anche sociali. Nel pomeriggio Giampaolo Pezzato di Maarmo, vincitore della Championship 2023, nel ruolo di motivatore, stimolerà i ragazzi a immaginare il Centro Studi del futuro, un luogo che possa rispondere alle loro esigenze e diventare un laboratorio di idee.
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Dal punto di vista delle aziende coinvolte, quali benefici apporta questa collaborazione con le scuole? Quali aspetti emergono grazie al confronto tra giovani e imprese locali?
Le aziende hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo, soprattutto quelle che hanno già collaborato con le scuole. Questo progetto è un’opportunità per far conoscere le pratiche sostenibili che stanno già implementando, iniziative che spesso non riescono a raccontare adeguatamente ai giovani, creando così una connessione più profonda con le persone e con il territorio.
Alcune aziende in particolare credono fortemente nella collaborazione con le scuole e il confronto con le nuove generazioni può stimolare nuove idee e aprire prospettive inaspettate. Il dialogo con i ragazzi può quindi rappresentare un’occasione per le imprese di far emergere aspetti meno noti ma estremamente interessanti del loro lavoro, come l’uso creativo di scarti produttivi o soluzioni innovative per la sostenibilità. E, naturalmente, la speranza è che i ragazzi diventino a loro volta ambasciatori di queste esperienze, portando con sé e diffondendo una visione più completa e positiva del mondo aziendale.
In sintesi, la Challenge non solo offre un’esperienza formativa agli studenti, ma crea anche un ponte tra le aziende e le nuove generazioni, promuovendo la sostenibilità e l’innovazione.