Cartella stampa   |   Podcast   |   Biblioteca  |   Proponi un progetto

Energie rinnovabili biomasse: quando lo scarto genera energia pulita

Le bioenergie rappresentano una preziosa fonte energetica rinnovabile in continuo sviluppo su scala mondiale. Scopriamo cosa sono e come si producono energie rinnovabili da biomasse.
  • Dagli scarti organici all’energia: scopriamo cosa sono e come vengono utilizzate le biomasse e perché sono fonti di energie rinnovabili.
  • Come la fotosintesi, ma per l’energia rinnovabile: approfondiamo cosa sono, come funzionano e cosa producono per i clienti finali gli impianti a biomassa.
  • In Italia si lavora per sostenere le imprese in favore dello sviluppo dell’utilizzo delle biomasse combustibili: i progetti futuri e lo stato dell’arte.

  • Quali sono i vantaggi delle energie rinnovabili da biomasse e come ricadono (positivamente) sull’ambiente?

Fonte in crescita


Si chiamano energie rinnovabili da biomasse e rappresentano
una delle più importanti fonti energetiche continue e programmabili, nonché in largo uso oggi nel nostro Paese. Le biomasse combustibili sono una fonte di energia green in grado di aiutare a ridurre in maniera sostanziale la dipendenza energetica dai combustibili fossili e l’impatto ambientale. Si tratta delle materie organiche generate da piante e animati che, trattate ad hoc, vengono trasformate in biocombustibile utile a produrre energia elettrica o termica.

Biomasse, cosa sono


Tutto ha inizio con dei
residui di varia natura, sostanze di origine biologica, vegetale o animale, che non hanno ancora avviato il processo di fossilizzazione. Tra queste:

  • legna da ardere;
  • scarti dell’industria alimentare;
  • ramaglie;
  • alghe marine;
  • rifiuti organici urbani.

Questi scarti rappresentano le biomasse dalle quali vengono prodotte energie rinnovabili. Quando vengono bruciate, infatti, rilasciano calore emettendo una quantità di CO2 accostabile a quella emessa in natura nel processo di fotosintesi.

LEGGI ANCHE: Scopriamo la differenza tra fonti rinnovabili e non rinnovabili

Come funzionano gli impianti a biomassa


Riutilizzando i prodotti organici di scarto, le biomasse combustibili alleggeriscono dal problema dello stoccaggio e della distribuzione negli inceneritori. Accade quello che succede attraverso la fotosintesi, dove l’energia solare viene immagazzinata nelle piante, a loro volta fonte di nutrimento degli animali. Analogamente, gli impianti a biomassa
bruciano i prodotti di scarto per produrre vapore in specifiche camere di combustione attraverso il calore utile alla trasformazione dell’acqua del circuito termodinamico.
Questo, dopo essere stato incanalato nelle tubature, permette il funzionamento di apposite turbine che producono energia elettrica a corrente alternata che, a sua volta, viene inviata a un trasformatore che ne eleva la tensione. L’energia, infine, viene destinata a impianti industriali e domestici.

Biomasse combustibili in Italia


Una fonte energetica rinnovabile, programmabile e continua, che vanta
ampi margini di sviluppo futuro. Così l’ENEA, parlando delle biomasse¹. L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile lavora in risposta alla necessità di innovazione tecnologica e di sistema nella produzione di energia elettrica, calore e biocarburanti. Le maggiori iniziative riguardano l’uso delle biomasse combustibili circa:

  • la produzione di biogas per la generazione elettrica;
  • la valorizzazione energetica del digestato per l’agricoltura;
  • lo sviluppo di nuove tecnologie per l’utilizzazione finale del biogas prodotto.

Obiettivo finale delle ricerche in atto è la produzione di elettricità in abbinamento al miglioramento nella conversione energetica e nel bilancio dei gas serra.
Negli ultimi anni, secondo i dati generali Terna, le biomasse combustibili sono in continua crescita. Oggi sono la fonte rinnovabile di maggior sviluppo in Italia, preceduta solo da eolico e fotovoltaico. Nel nostro Paese si registrano circa 3.000 impianti a biogas e biomassa, con una produzione che si aggira attorno ai 20 milioni di MWh. Tuttavia, nel 2019 sopperiva solamente al 6% del fabbisogno energetico nazionale. Le centrali a biomasse in Italia sono situate principalmente tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

LEGGI ANCHE: Il futuro delle energie rinnovabili: in Italia come ci stiamo muovendo?

I vantaggi dell’energia rinnovabile da biomasse


Numerosi sono i fattori a favore dello sviluppo delle energie rinnovabili da biomasse combustibili. Si tratta di una risorsa energetica di facile reperimento e che porta alla
riduzione dell’utilizzo di fonti energetiche di natura fossile, troppo impattanti sul riscaldamento globale e sui livelli di gas serra in atmosfera. Si stima che, per ogni tonnellata di biomassa legnosa, si possa arrivare a produrre un megawattora di energia elettrica. La produzione di energia da biomasse si può regolare a partire dalla riduzione o dall’aumento del materiale organico. Inoltre, le tecnologie utilizzate risultano di facile utilizzo e dai costi ridotti, nonché utili nell’ottica della riduzione del riempimento delle discariche urbane, agricole o industriali.

 

NOTE

¹ Per approfondire: Biomasse per l’energia e chimica verde, ENEA